Si tratta del vino che io e il "mio amico pasticciere" abbiamo bevuto ieri a pranzo e, nonostante non sia una grande inteditrice, ho davvero gradito il calice che mi è stato offerto, dal quale ho subito percepito all'olfatto un forte sentore di frutti rossi, tipo fragola e more, molto maturi. Tale sensazione è stata confermata anche all'assaggio. Stefano mi ha aiutato nella degustazione di questo vino - Il Bruciato - annata 2011, prodotto in Toscana, nella splendida Bolgheri e precisamente nella tenuta Guado Al Tasso dei Conti Antinori. Un vino abbastanza "grasso", di corpo medio, morbido al palato, leggermente tannico e molto fruttato. La persistenza al palato è lunga. Pur essendo un vino rosso deciso il sapore è molto delicato.
Di seguito vi proponiamo la scheda:
Classificazione
Bolgheri Doc
Uvaggio
65% Cabernet Sauvignon, 20% Merlot, 15% Syrah
Clima
Un inverno nella norma seguito da un inizio primavera con temperature sopra la media, hanno portato ad un leggero anticipo del germogliamento. Il proseguimento regolare della primavera ed una estate che fino ai primi di agosto è stata fresca e caratterizzata da qualche pioggia, ha favorito un ciclo vegetativo lungo e senza stress. Il forte caldo del mese di agosto, sebbene in parte mitigato dall’influenza del mare, ha provocato irregolarità e variabilità nei tempi di maturazione oltre ad un calo significativo della produzione. Clima ideale invece a settembre, con le giuste escursioni termiche tra giorno e notte, bel tempo e scarsa umidità.
In sintesi la vendemmia 2011 si può definire difficile per l’impegno agronomico nella raccolta e la selezione sui tavoli di cernita in cantina, ma di estrema soddisfazione per i risultati qualitativi raggiunti.
Vinifcazione
Le uve selezionate provengono da una rosa di vigneti che si estende per circa 80 ettari e che esprime le caratteristiche tipiche del territorio di Bolgheri. La fermentazione e la macerazione sono state condotte in serbatoi di acciaio inox termocondizionati per un periodo di circa 10-15 giorni ad una temperatura di 28-30°C. Una parte dei mosti di Merlot e Syrah è stata mantenuta a temperature di fermentazione più basse per conservare maggiormente gli aromi varietali. La fermentazione malolattica si è svolta parte in barrique e parte in serbatoi di acciaio inox ed è terminata entro la fine dell'anno. Successivamente il vino è stato travasato e poi rimesso in barriques dove ha riposato per altri 8 mesi, al termine dei quali si è proceduto all'imbottigliamento. Ha fatto seguito un affinamento in bottiglia di 4 mesi.
Dati storici
La Tenuta Guado al Tasso è situata a circa 80 km a sud-ovest di Firenze, nei pressi del paese di origine medievale di Bolgheri. La proprietà, di circa 1.000 ettari, si estende dalla costa del Mar Tirreno fino alle colline e comprende, oltre a 300 ettari di vigneti, anche terreni adibiti alla coltivazione di grano, orzo, avena e olivi, nonché un bosco nel quale è presente un allevamento di suini di cinta senese.
Note degustative
All’olfatto ha grande intensità, con note di piccoli frutti rossi seguite da sentori di spezie dolci. Al palato è ricco; avvolgente in ingresso, lungo e persistente sul finale e nel retrogusto.

Classification
Bolgheri DOC








Lo so, sono un po' in anticipo, ma non è mai troppo presto quando si desidera presentare, far conoscere e assaggiare alla propria clientela le proposta culinaria per le prossime feste. Ecco perchè lunedì 11 novembre a Reggio Emilia, presso la storica Pasticceria Torinese, si è tenuto un open day dedicato alle delizie del Natale. Una serata ben riuscita, un'operazione di marketing da cui, a mio avviso, molti artigiani dovrebbero prendere spunto. Arrivo in Via Fornaciari 3/A verso le 20 e, con difficoltà, riesco a raggiungere l'ingresso del locale. Mentre mi faccio largo tra la folla il mio sguardo si posa sulle vetrine esterne: quella di destra richiama la tradizione con il panettone e il torrone; la vetrina di sinistra, invece, sembra ambientata nel paese dei balocchi ed è addobbata con variopinti macaron. Quando finalmente riesco ad entrare scorgo Stefano De Pietri, tiolare nonchè mio compagno in questa avventura di Taste&Write, con un vassoio in mano. Lo saluto e mi offre subito la novità del Natale 2013: una cheese cake della quale non vi rivelo altro se non l'eccezionale delicatezza e armonia di sapori (se desiderate assaggiarla dovete assolutamente fare un salto in pasticceria). Dopo questo primo assaggio faccio un giro nel locale ed entro subito nell'atmosfera natalizia: tra addobbi, tavole imbandite e la musica di sottofondo sembra di essere in un mondo fatato, dove si può desiderare di tutto. Chiudo gli occhi e poi li riapro. Non sto sognando: la sala da pranzo in fondo al locale è una tavola imbandita di dolcezza, mentre la folla si accalca nell'anticamera dove, ad ogni angolo, è possibile tuffarsi nel Natale anche con il palato. C'è il tavolo del panettone, quello degli arcobalenici macaron e ancora l'angolo dedicato a cioccolato e cioccolata. Basta chiedere ed ogni desiderio di dolcezza si realizza in un attimo. Come se tutto questo non fosse sufficiente, Stefano ha però messo in scena anche le sue doti di chef e, per evitare un picco glicemico da ricovero, ha preparato alcuni piatti salati come i cappelletti al cacao e tartufo, la giardiniera della casa, servita con mini tarallucci e un'ottima spalla cotta. Dulcis in fundo (anche se non si tratta di dolce) arriva un vassio di risotto cioccolato e foi gras... Naturalmente non mi lascio sfuggiere nulla e assaggio ogni piatto con cura, ma non voglio sbilancirami nei giudizie (anche se Stefano riesce sempre a stupirmi), perchè so che il "mio amico pasticciere" preferisce restare dietro le quinte, quindi lascerò parlare i suoi prodotti con alcune foto che ho scattato e vi suggerisco un salto in pasticceria già a partire da ora, dove il Natale non si fa aspettare perchè è già arrivato.
Ancora a proposito di Max... Di lui abbiamo parlato nel precedente articolo, dove abbiamo pubblicato i risultati della degustazione del dolce da forno "Betta" (Pasticceria Cioccolateria Max - Treviso); il maestro pasticciere dell'Ampi (Accademia Maestri Pasticceri Italiani) sta mettendo a punto una linea di frolle, dolci e salate, alcune delle quali sono dedicate a coloro che segueno un regime alimentare vegano. Nel complesso tutte le frolle, sia dolci sia salate, sono ottime dal punto di vista "tecnico", friabili e fragranti, cotte alla perfezione, hanno mantenuto la loro freschezza. "Difficile - spiega Stefano De Pietri (collaboratore di Taste&Write per la parte tecnica) - ottenere un risultato simile, le forme sono perfette e, specialmente per le frolle "vegane" è difficile ottenere un risultato simile senza l'impiego di burro nell'impasto. Quindi, aldilà dell'aspetto gustativo vero e proprio, sono degli ottimi prodotti da un punto di vista tecnico". Nell'ambito delle frolle salate i commensali hanno particolarmente apprezzato la "Rosetta alla cipolla rossa". In particolare, all'olfatto, è molto persistente l'aroma di cipolla, grazie alla presemza degli oli volatili tipici di questo ingrediente. Buone anche le fettine ai pomodori freschi sia all'olfatto sia al palato come anche nel retrogusto. Anche le frolle dolci sono perfette dal punto di vista della freschezza, friabilità e fragranza. La linea vegana prevede l'impiego di olio extravergine d'oliva e burro di cacao all'interno dell'impasto come elementi "grassi" al posto del burro vaccino. Di questa linea abbiamo degustato il frollino al cacao e nocciole e al kamut integrale. Interessanti nella forma - in particolare il frollino al kamut integrale - un po' meno incisivi dal punto di vista degustativo. Non bisogna tuttavia tralasciare che sono prodotti "vegani" ed è forse più difficile ottenere una risposta identatica a quella di un prodotto tradizionale dal punto di vista dell'armonia dei sapori in bocca. Nel complesso sono prodotti interessanti, quindi, se capitate dalle parti di Treviso una sosta da Max vale la pena farla, se non altro per prendere un aperitivo insieme alle frolle salate nelle diverse varianti.
(nelle foto: Massimo Albanese - photo by Ampi e il dolce da lui ideato)


